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Cima nell'elica? Qualche consiglio per rimuoverla in sicurezza

Cima nell'elica? Qualche consiglio per rimuoverla in sicurezza

6. dicembre, 2021
The Blue Blog

Quando una cima, o peggio, una rete da pesca si aggroviglia attorno all'elica della vostra barca, dovrete cercare di risolvere una delle avarie più gravi che vi potreste trovare ad affrontare in mare. Immaginate cosa potrebbe accadere se questo problema si presentasse durante l'ingresso in porto oppure mentre si è in procinto di superare dei frangenti, si rischia di rimanere senza propulsione del motore nel momento peggiore, con tutte le conseguenze del caso. Infatti, corpi estranei aggrovigliati con forza sull'elica andranno a bloccare l'asse e le pale con la possibilità di causare problemi gravi all'apparto motore e mettere a rischio la sicurezza di barca ed equipaggio. 

Purtroppo in questo inconveniente si può verificare sia in fase di manovra, sia durante un ormeggio o in mare aperto dove purtroppo residui di vecchie reti, cime, sacchetti di plastica e altra spazzatura sono causa sempre più frequente di incidenti. Se doveste sentire i giri del motore diminuire o qualche vibrazione anomala, potrebbe esserci proprio una cima incastrata nell'elica del motore. 

Al momento dell'aggrovigliamento della cima sul motore la barca rallenterà fino a fermarsi automaticamente, in pochi istanti il motore si spegnerà da solo. Nel caso in cui il motore non si dovesse spegnere da solo consigliamo di togliere la marcia e il gas il prima possibile. Talvolta, se siamo fortunati, inserendo per qualche istante la retromarcia inserendo riusciremo a liberare l'elica (in particolare in caso di sacchetti di plastica e cime non troppo grandi), ma questa operazione va eseguita con estrema cautela. Se il problema non si risolve, meglio spegnere il motore e verificare in dettaglio il problema. 

Esempi di cima avvolta nell'elica in un catamarano e su una barca con propulsione in linea d'asse:

CIMA-ELICA.jpg    ELICACIMA1.jpg

Come comportarsi in questo caso?

Se succede in acque portuali durante l'ormeggio:

Come suggerito, togliere immediatamente la marcia e il gas e cercare per quanto possibile di mettere in sicurezza barca ed equipaggio. Questa operazione sarà tanto più rapida ed efficace quanto più avrete preparato la barca per la manovra di ormeggio: Un buon numero di parabordi, una disposizione corretta, qualche cima di rispetto addugliata correttamente aiuteranno a risolvere l'emergenza di aver perso il motore in manovra. L'assistenza con il gommone da parte degli ormeggiatori del porto può risultare preziosa. Una volta messa in sicurezza ed ormeggiata la barca, consigliamo di contattare l'assistenza del marina per far intervenire un tecnico in immersione. Nella maggio parte dei casi, è infatti vietato immergersi con o senza autorespiratore per effettuare attività e/o interventi di qualunque natura ed esclusione del personale abilitato professionalmente, iscritto nei registri tenuti dall'autorità marittima ed autorizzato dalla direzione del porto. Senza contare che spesso le acque in porto non sono proprio cristalline. 

Se l'inconveniente dovesse avvenire in prossimità dell'imboccatura di un porto, la soluzione migliore sarà quella di issare tempestivamente le vele e fare il possibile per dirigere verso il mare aperto. Anche in questo caso, consigliamo di chiamare il marina che fornirà l'assistenza necessaria. 

Se succede in mare aperto o in posti dove è possibile immergersi: 

Anche in questo caso, togliere immediatamente la marcia e il gas e cercare per quanto possibile di mettere in sicurezza barca ed equipaggio, sono la prima cosa da fare. Questa operazione può risultare complicata in caso di cattive condizione meteo o se stiamo navigando vicino alla costa. 

Una volta in sicurezza, possiamo provare a risolvere il problema in autonomia tuffandoci in acqua. Tuttavia l'operazione di rimozione delle lenze e cime attorno l'elica per immersione è consigliata solo in caso di buone condizioni meteo e soprattutto dopo aver verificato che il moto ondoso permetta di svolgere la manovra in sicurezza e non vi sia eccessivo beccheggio della barca. In caso di mare mosso, l'operazione diventa molto rischiosa. Il piede dell'albero motore, l'asse o l'elica stessa causa del movimento sussultorio dello scafo potrebbe infatti colpirvi al corpo o peggio alla testa causando serie ferite. 

Ma se le condizioni sono buone, se avete un po' di manualità, se l'acqua non è poi così fredda e potete trattenere il fiato, immergervi con un coltello e tagliare la cima o la rete che va a bloccare l'elica, facendo attenzione a non provocare ulteriori danni alle guarnizioni dell'asse e a non ferirvi con il coltello. Questo avendo preso le adeguate precauzioni per prevenire l'accensione involontaria del motore, per esempio staccando la batteria di avviamento. 

E' pertanto buona norma avere sempre a bordo il materiale necessario per svolgere piccole attività di immersioni come ad esempio pinne, maschera, boccaglio ed attrezzature idonee per la manutenzione della barca. 

Infine è consigliabile possedere una muta da sub in caso il guasto dovesse verificarsi in periodo invernale e di conseguenza in acque troppo fredde per potercisi immergere a corpo nudo. La muta e un paio di guanti vi proteggeranno anche da eventuali microorganismi e conchiglie presenti sull'elica e sullo scafo che possono risultare estremamente taglienti.

Indipendentemente dal fatto che siate riusciti a liberare l'elica da soli o con l'aiuto di un professionista, è buona norma successivamente controllare: 

      elica.jpg      elica2.jpg

Come possiamo diminuire le probabilità di un evento simile?

Sicuramente durante l’ormeggio in posti affollati bisogna sempre fare attenzione a cime e trappe che possono sfortunatamente finire nell'elica. Tuttavia, esistono in commercio diversi dispositivi “taglia cima”, adattabili alla propria barca e dal prezzo accessibile che potrebbero risolvere questo inconveniente. 

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