5 cose da sapere della vita di bordo
Le regole, ovvero quelle non scritte che è buona norma sapere e seguire, specie quando si è alle prime esperienze con la vita di bordo. Per molti il mare è uno stile di vita, specie se vissuto in barca a vela. Per meglio vivere un’esperienza come questa, è bene essere informati, cogliere ogni aspetto prima dell’imbarco e durante la navigazione. Vediamo quali sono le accortezze da seguire prima di salire a bordo e le successive in mare.
- Arrivati in banchina occorre espletare le pratiche di noleggio, quindi le formalità quali eventuali pagamenti, stipula di coperture assicurative e contratto di noleggio, che ovviamente non saranno richieste se già espletate prima della consegna della barca.
- Rispettare gli orari di check in e check out, è buona regola e consigliato presentarsi in orario e consegnare la barca nel giorno e orari prestabiliti. Il ritardo specie per il check out potrebbe comportare delle penali da evitare. Il consiglio è di tornare in porto con un buon margine di anticipo, se espressamente richiesto alla consegna seguite scrupolosamente le indicazioni di rientro.
- Si consiglia di stipulare una polizza assicurativa, a fondo perduto, con la quale vi mettete al riparo da eventuali rischi di danni provocati alla barca. Non è troppo onerosa e vi farà viaggiare in mare molto più sereni.
Queste sono le condizioni a cui prestare attenzione da seguire con esattezza, le barche anche non nuovissime hanno un certo valore, quindi è bene essere precisi e sicuri.
La vita di bordo
In barca cambia tutto, è un mondo a sé e ci sono delle condizioni dettate proprio dalla vita di bordo. Regole e atteggiamenti che servono soprattutto per il buon esito della stessa vacanza, ma che comunque influiscono sulle abitudini di ognuno. Vediamo quali.
- La prima cosa è quella di adattarsi agli spazi ovviamente più ristretti, specie per quanto riguarda le cuccette e il bagno. L’uso del bagno richiede una particolare attenzione, lo scarico è a manovella e, la carta igienica non va gettata nel water ma in un apposito sacchetto. Il mare va tutelato oltre che vissuto.
- Da tener presente che l’energia elettrica a bordo è preziosa, in molti natanti l’alimentazione è a 12 volt, salvo eccezioni in cui ci sia un inverter che la trasforma a 220 volt a motore acceso. È bene sapere quindi che ci sono delle limitazioni e quindi qualche disagio se non si ha questa consapevolezza.
- Viveri e cambusa, con il caldo si tende a mettere tutto in frigo, per questo è bene sapere che non sono grandi quelli di bordo, per cui evitare di riempirlo fino al collasso. Prediligere per esempio cibi scatolati per quanto possibile, così da lasciare spazio per la refrigerazione delle bevande. In ogni caso si può sempre scendere a terra in qualche porticciolo e rifornirsi di cibi freschi o magari fare qualche cenetta in ristorantini tipici.
- Dormire a bordo, passare la notte in barca è qualcosa di eccitante, specie le prime volte. Magari le prime sere vista la novità non ci si fa molto caso, ma va ricordato che lo spazio è poco, quindi meglio esserne consapevoli.
- Dove passare la notte, ci sono due possibilità, la prima è agli ormeggi in porto, ma sicuramente meno “avventurosa” di una notte all’ancora in rada. Magari in una piccola baia semideserta dove cenare al lume di candela. Per soste lunghe in porto è necessario pagare, in alta stagione comunque è necessario prenotare prima il posto barca.
Questi sono i punti cruciali della vita di bordo, ovvio non comoda come una suite al Grand Hotel, ma vuoi mettere il fascino di una barca a vela?
